Controlli tecnici/Collegiali/Allenamenti

Chiediamo ad Enrico Casella, il tecnico più vincente della ginnasttica femminile italiana e che segue da sempre Vanessa, qual'è il segreto che sta dietro al suo recupero: "A vent'anni e con le condizioni dei suoi tendini d'achille che noi ben conosciamo, è necessario lavorare in maniera differenziata e sottoporsi a sedute fisioterapiche anche preventive che consentano all'atleta di poter aumentare i carichi di lavoro senza oltrepassare determinati livelli che potrebbero portare all'innesco di infiammazioni e quant'altro poi costringa a rallentare il lavoro. Ogni mattina, prima dell'allenamento, Vanessa si sottopone ad una Tecar terapia che la prepara al lavoro e che ha una funzione preventiva fondamentale, mentre tre pomeriggi alla settimana si sottopone ad un trattamento completo di scarico che comprende anche un massaggio miofasciale. Questo per quanto riguarda il fuori allenamento, mentre a Brescia, presso il PalAlgeco, per quanto riguarda gli allenamenti, abbiamo diverse possibilità di lavorare in condizioni favorevoli ad un aumento dei carichi di lavoro nella massima sicurezza. Ad esempio la nostra pedana del corpo ibero è stata sopraelevata con un ulteriore spessore di 2,5 cm per cercare di offrire un effetto "podio", la stesssa pedana da un lato consente l'arrivo in buca e quindi è possibile preparare in maniera adeguata questo attrezzo, così come abbiamo la possibilità di eseguire esercizi completi in trave in condizioni di gara ma con l'uscita in buca. Oltre a questo abbiamo una serie di attrezzature della Technogym che ci sono utili per mantenere determinati distretti muscolari sempre col massimo della tonicità e soprattutto sempre sotto un attento monitoraggio. Tutto ciò sarebbe però ben poca cosa se mancassero le giuste motivazioni che invece Vanessa ha dimostrato di mantenere intatte, mentre dal lato economico il suo arruolamento nel gruppo sportivo dell'Esercito le ha dato anche quella tranquillità economica che una persona matura non può non considerare come un fattore importante. Ci sono ancora molti altri aspetti che quotidianamente vanno affrontati e che cerchiamo di risolvere e la prova di Mortara ci ha confermato che siamo sulla strada giusta."

Sarà anche per questo che Vanessa si allena a Brescia e non a Milano?

Mi dispiace dirtelo, ma questa è una grandissima banalità...

Io sono una vera appassionata, non sono personalmente interessata e tifo per la squadra azzurra.... ma questo non significa che io non veda i problemi o finga che non esistano.
La situazione è disastrosa e le ginnaste non sono competitive come dovrebbero (e potrebbero) e io di questo sono convinta.
Non è gufare, ma essere realisti e smettere di far finta che tutto va alla grande, perchè appena qualcuno si permette di dissentire viene subito bollato come uno stronzo catastrofista.
Non condivido molto i modi attraverso cui antonsch esprime le proprie opinioni, ma condivido il succo di quel che dice: andiamo incontro ad una grossa delusione ed è un peccato, perchè sicuramente, in condizioni ottimali, si sarebbe potuto aspirare a qualcosina di più di un quindicesimo posto.

Penso che, dai risultati e da quanto leggo, si stia lavorando abbastanza bene con le junior ed il settore giovanile, che poi saranno le ginnaste senior dell'imminente futuro, questo dato figura anche a te ?

E piantiamola di blaterare che tanto ci sono le junior, ottime junior, bravissime junior... perchè bisogna vedere come saranno quando saranno senior. L'esperienza non insegna proprio nulla, vero?
Io guardo le senior di ora, non quelle di domani, guardo le ragazze che un paio di anni fa si profetizzava che sarebbero diventate delle campionesse allo scoccare del loro sedicesimo anno d'età. Ma io non vedo niente di tutto questo.
Vedo una squadra le cui due migliori atlete sono ragazze che erano già al top nel 2006, che hanno fatto le olimpiadi e che, nonostante il loro immenso talento, forse sono già in parabola discendente, visto che sono sui 20 anni.
Vedo ragazze che arrivano poco sopra ai 50 punti quando le squadre contro cui dovremo gareggiare hanno atlete che sfiorano i 60.
Vedo che negli altri paesi le atlete quasi fanno a botte tra loro per aggiudicarsi i sei posti disponibili in squadra, mentre noi facciamo fatica a trovarne 6 che siano in forma e abbiano esercizi di un livello dignitoso


Quali risultati?
Io per ora di davvero promettente vedo solo la Ferlito e non è che col suo bronzo di Singapore si potrà campare di rendita chissà per quanto.
A me figura soltanto la confusione, lo sfascio, la disorganizzazione, gli infortuni e il malcontento.

E mi fa ridere vedere come, per sorvolare sulle pietose condizioni di ADESSO, si continua a vagheggiare su quanto saremo forti IN FUTURO. Sono due anni che la sento questa storia e chissà come mai nel presente le cose son sempre uguali.
Mi sembra di sentire quelli che arrivano sempre impreparati alle interrogazioni di matematica e garantiscono agli inseganti che DOMANI saranno pronti.


Se penso alle ragazze della ritmica che dopo essere state DERUBATE di una medaglia olimpica hanno affrontato i ritiri, il parziale rinnovamento della squadra, il cambio di esercizi, il calo di forma post-olimpico e l'hanno dopo (e quello dopo ancora!) hanno vinto un mondiale non posso non notare la differenza...

Credo che i concetti sono gli stessi che cerco di esprimere da un paio di anni a questa parte...
Forse è il mio tono che può dare fastidio...
Ma apprezzo, con piacere, che non sono del tutto impazzita a pensarla in un certo modo come qualcuno vorrebbe far pensare, me che al contrario, è qualcun altro che si sta arrampicando sui vetri...

Pensa che fino a qualche giorno prima della partenza per Pechino, la Federazione era straconvinta che avrebbe potuto portare una riserva, mentre il regolamento olimpico non lo prevede. Al mondiale, invece, dove è previsto, non approfittano di questa possibilità...

eh non sai che spesa portare la "povera" Ilaria Bombelli, che si è fatta un culo quadro così come tutte le altre, a Rotterdam?
500-600 euro? 1000? Credo che permettere di fare esperienza ad una ginnasta in campo internazionale, anche se poi non gareggia, sia impagabile, figuriamoci se stiamo parlando di cifre così ridicole per una federazione. E poi... Perchè i maschi si e le femmine no?

Adesso spunterà il solito difensore della patria ossia il "delfino" del Dt a spiegare l'arcano....

spero almeno che la mezza pagina di pubblicità, per ringraziare le "farfalle" della ritmica, sulla gazzetta dello sport di oggi sia stata offerta dagli sponsor............