Ritorna Adriana Crisci

eheheh...Non lo so...
Ma presumo di si!
Purtroppo quando ero giovane avevo un carattere abbastanza ribelle, nel senso che cmq, a differenza delle altre ginnaste, quando avevo da esporre la mia opinione lo facevo, ma avendo 15/18 anni non mi preoccupavo delle conseguenze.
C'è da dire che le ginnaste devono crescere mooooolto velocemente.
Ma il problema non è delle ginnaste che non si preoccupano delle conseguenze, ma di 60enni che pretendono che bimbe di 15 anni ragionino come adulti di 50 e vogliono che tu stessa ti senta in colpa di ogni tua azione.
Pero', grazie alla mia testardaggine, sono ancora qui, senza nemmeno una cicatrice sul mio corpo, e posso praticare ancora tutti gli sport del mondo.
A differenza, appunto, di tante altre ginnaste che non hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco e di far valere il diritto degli atleti.
Sto scrivendo un libro apposta per questo.
E non staro' qui a racconatarli.
Se no, il libro, chi se lo compra???????

Cmq, gia a febbraio uscira POLVERE DI MAGNESIO libro che tratterà di varie storie di ginnasti presi singolarmente, come Vanessa Ferrari, Igor Cassina, me (ognuno di noi avrà un suo capitolo dedicato alla propria storia), poi parlera' dell'Associazione ANDREA MASSUCCHI, associazione nata dopo la morte di questo fantastico ginnasta avvenuta nel novembre del 97, in un incidente stradale (era il fidanzato di mia sorella e stava andando a casa nostra a Torino), parlera' della Rosa di Brindisi, societa' della Licchetta, e tanti altri racconti.


In seguito inizieremo a lavorare sul mio libro autobiografico, che tratterà non solo della mia carriera sportiva (che non è quella che voglio mettere in risalto) ma piuttosto avrà argomentazioni specifiche riguardanti il post attività dei ginnasti, e non solo, trattando cosi' dei vari problemi quali disoccupazione, doping, disagio sociale, alcool, droga, bulimia e anoressia.
Questi i temi principali.
Sarà pesante come libro, ma servirà ad aprire gli occhi a dirigenti, genitori e fans, e a far capire che gli atleti in primis sono persone, esseri umani, e non numeri o oggetti che oggi servono e domani si buttano nel water.
Perchè questa è la verità: o sei campione olimpico, oppure ti ritrovi spaesato in un mondo a te del tutto sconosciuto, non fatto piu di sola magnesia.